Terminata la stagione regolare con i playoff sfiorati, nel momento in cui lo Sporting Musile aveva trovato continuità di prestazioni e risultati, abbiamo voluto tracciare un bilancio con il mister Patrick Marcon. Col quale abbiamo scambiato due chiacchiere e analizzato quanto accaduto da quando è arrivato sulla panchina dei Blues, fino alla fine.
- Mister, conclusa da poco la stagione, qual è il bilancio di questi ultimi mesi di tua gestione?
"Innanzitutto devo dire che qui a Musile mi sono trovato molto bene - evidenzia mister Marcon - perché la società mi ha sempre messo tutto a disposizione, sia a livello materiale sia a livello umano e psicologico. C'è grande unità di intenti e, soprattutto, serietà. Quanto al bilancio, ho preso questa squadra a dicembre e non è stato per niente facile, entrare nella testa dei ragazzi e gestire tutto al meglio non era semplice. A queste dimensioni, in queste categorie, credo che la difficoltà maggiore sia quella di rapportarsi mentalmente ai ragazzi, più che di tattica e tecnica che lì risulta facile farlo per l'esperienza che ho. Visto il nostro cammino degli ultimi mesi, credo che avevamo raggiunto i frutti di quanto seminato prima. Ho lavorato soprattutto su tre aspetti, il giro palla, le ripartenze e le conclusioni. Siamo migliorati molto, anche a livello difensivo".
- Qual è stato il momento più duro?
"Mah, direi sicuramente attorno a gennaio e febbraio, quando ho cercato di riprendere fisicamente e mentalmente la squadra, ma non ci sono riuscito come volevo io, per vari motivi. Abbiamo avuto anche degli infortuni ed in più abbiamo avuto anche un calendario poco felice perché nelle prime partite avevamo incontrato tutte le più forti. Quando abbiamo fatto l'ottima prestazione contro la seconda della classe ho capito che potevamo svoltare, e sono usciti anche i frutti di un lavoro costante".
- La vostra migliore prestazione?
"Se devo sceglierne una, direi quella con il Real Biancoceleste, per diversi motivi: perchè venivamo da una serie di partite molto positive, e chiedevo continuità, che c'è stata poi fino a fine campionato. Siamo arrivati in questo campo in situazione di svantaggio di punti, per noi era un traguardo arrivare più in alto possibile e siamo stati bravi a superarli. Abbiamo sempre sofferto i campi piccoli e le situazioni di pressione. Era una prova del nove per noi ed è andata bene, bellissimo risultato e due tempi fatti a pieno regime con la massima voglia e grinta".
- Ritieni che questa squadra possa essere una buona base di partenza per impostare la prossima stagione?
"La squadra, come base, sicuramente c'è, ha una base solida di 6-7 giocatori. Se a questi si aggiungono qualche giocatore di esperienza nei reparti importanti, secondo me si potranno esprimere a grandi livelli. Stanno bene fuori e dentro dal campo, il gruppo c'è. La squadra, se gestita bene, potrà dire la sua in maniera importante".
29 aprile 2024