Dunque, come annunciato, sarà Manuel Zago il nuovo tecnico dello Sporting Musile. Ufficializzato il suo arrivo, abbiamo deciso di porgli le prime domande in questa sua nuova veste.
- Mister, come è stato accettare la proposta del Presidente Segato di guidare i ragazzi che sono stati fino a poco tempo fa tuoi compagni?
"Diciamo che cambio solo la mia veste, da giocatore ad allenatore e sicuramente qualche responsabilità in più a farmi chiamare mister dalla mia nuova squadra, ma soprattutto dai compagni dello scorso anno, anche se - precisa - non abbandonerò ancora il campo. Ho accettato perché la fiducia che ho sentito da parte del presidente e dei ragazzi "storici" è stata tale da farmi prendere questa decisione. Si è trattato solo di dover pensare se potessi essere pronto ad assumermi qualche responsabilità in più. E poi ho deciso di accettare questa sfida perché ritengo che si possano migliorare i risultati dell'ultima stagione che penso siano stati al di sotto delle aspettative e delle potenzialità, considerato l'organico".
- Il tuo enorme bagaglio di esperienze accumulate nella tua carriera, ti può già portare a dire cosa potrai dare a questi ragazzi, ad un ambiente che conosci bene, e ad un gruppo che arriva comunque da una stagione di alti e bassi?
"Quello che posso sicuramente portare, o almeno cercherò di fare, oltre che trasmettere la passione che mi lega a questo sport da quasi 20 anni sarà quello di mettere in allenamento, ed in partita, sempre il massimo impegno per la società e poi l'aiuto e il sacrificio di ognuno per il proprio compagno di squadra, cosa che pretendero' da parte di tutti i componenti, oltre che, cosa non meno importante, il rispetto tra gli stessi compagni di squadra che non deve mai mancare. Insomma direi che potrei riassumere con "essere squadra" che è la cosa più importante per far bene, indipendentemente dai valori tecnici dei singoli giocatori. Ritengo che questo ci permetterà di allenarci bene con stimoli ed anche divertendoci".
- Quali sono le caratteristiche principali che dovrà avere lo Sporting Musile 2024/2025?
"Credo che servirà una squadra compatta che dell'organizzazione, densità e sopratutto intensità difensiva ne faccia le sue priorità. Cercherò di migliorare la fase difensiva, che lo scorso anno ritengo non sia stata purtroppo il nostro punto di forza, ma ho sempre pensato che sia la cosa più importante per ottenere dei buoni se non ottimi risultati. Vorrei che far gol allo Sporting sia estremamente difficile. Penso anche che da un'adeguata organizzazione della fase offensiva ne deriva la possibilità di difenderci in modo migliore quando il possesso palla è nei piedi della squadra avversaria. Inoltre, proprio perché sarà una squadra che correrà molto sul campo, utilizzerò al completo la rosa dei giocatori che stiamo definendo e portando al termine in questi giorni assieme alla società, per far sentire ogni singolo giocatore parte importante del gruppo. Cambieremo modo di difenderci e di giocare a seconda delle dimensioni dei campi in cui giocheremo. Ritengo di essere già in possesso di una squadra esperta che può permetterci di variare sistema di gioco. Per quanto riguarda la fase offensiva cercherò di far emergere le qualità dei miei giocatori più dotati tecnicamente, con pochi e facili schemi d'attacco, ma pretenderò che vengano sempre eseguiti, con un occhio di riguardo alla fase difensiva che, ripeto, sarà la priorità dello Sporting Musile, un'altra caratteristica che pretenderò di vedere e che vorrei si osservasse anche dall'esterno è lo spirito di aiuto e sacrificio verso il proprio compagno di squadra, questa è una cosa fondamentale per provare a fare qualcosa di buono e diventare una squadra affiatata, cosa che lo scorso anno avendo vissuto la stagione dall'interno del gruppo posso sicuramente dire è mancata".
- Che tipo di campionato ti aspetti nella prossima stagione di serie D? Quale è l'obiettivo che la società ti ha richiesto?
"Come ogni inizio campionato non si sa mai cosa aspettarsi, troppe le variabili che ne conseguono, come la composizione dei vari gironi regionali. Penso però di poter affermare che un livello più alto di quello del campionato di serie D appena terminato, con società che hanno fatto investimenti importanti, sia difficile da raggiungere e proprio per questo, considerata la posizione in classifica raggiunta nella scorsa stagione, oltre alla mia esperienza ventennale nelle stagioni precedenti ritengo che il raggiungimento dei playoff sia il minimo obiettivo che io ma soprattutto i miei ragazzi devono pretendere. Anche perché ci impegneremo duramente durante la preparazione e le settimane di allenamento in stagione e la cosa più bella sarà vedere il frutto del nostro impegno settimanale con risultati che ci possano rendere orgogliosi di quanto fatto e senza avere dei rimpianti a stagione ultimata. Quanto all'obiettivo ho già risposto, se non ci fosse la parità di intenti o di obiettivi non sarei qua e non avrei accettato di prendere in mano la conduzione tecnica. È fondamentale che ci sia la giusta visione e condivisione tra società, staff tecnico e giocatori. Solo così si possono raggiungere, o almeno provarci, gli obiettivi".
- Sarai affiancato da altre persone nel lavoro sul campo?
"Ti ringrazio per avermi fatto questa domanda, perché mi serve a chiarire in maniera completa quale sarà il mio ruolo per la prossima stagione. Ero giocatore, ed ora sarò allenatore. Ma non solo, sarò allenatore e giocatore perché la voglia di giocare, faticare e la dipendenza dal futsal, nonostante le quasi 600 partite, non abbiano ancora abbandonato la mia testa e siccome ritengo di essere ancora in buona condizione e integro fisicamente, oltre che ancora con tanti stimoli per giocare, cercherò di ricavarmi qualche spazio all'interno della stagione e delle partite per poter aiutare la squadra. Proprio per questo, assieme alla società abbiamo creato uno staff che possa permettermi di fare entrambe le cose nel migliore dei modi. Sarò coadiuvato da Jacopo Paludetto come secondo allenatore, il quale sarà una figura determinante per permettermi di organizzare gli allenamenti e allo stesso tempo di allenarmi. Inoltre come preparatore atletico ci sarà il prof Andrea Davanzo che avrà un ruolo altrettanto importante considerato che, rispetto allo scorso anno, dovremo migliorare la parte atletica che ritengo sia fondamentale per ottenere risultati che servono per raggiungere gli obiettivi. Ci sarà poi un preparatore dei portieri come consuetudine e non escludo ulteriori inserimenti nello staff tecnico che, come la definizione della rosa dei giocatori, è in corso di completamento".
Non ci resta che ringraziarti, mister, per le tue prime parole in questa nuova veste ... e buon lavoro!!!
03 luglio 2024